Il terzo, appassionatissimo intervento delle Sentinelle Vesuviane alla IV Sessione del X Sinodo della Chiesa di Nola, avente come argomento “Per una Chiesa capace di comunione”, che si é tenuta il 19/20 febbraio, é stato pronunciato da Francesco Di Sarno, ed é stato dedicato a
Ma non basta , non può e non deve essere solo questo il suo ruolo, se no si diventa Cristiani di sacrestia e non del mondo che cerca e anela testimonianza di vita, che ha sete di Dio e di vera testimonianza.
Il laico pensante è l’uomo, la persona che può arrivare dove non ci sono o non possono starci i Presbiteri e che con la sua testimonianza annuncia il Regno.
Egli deve sapere organizzare gruppi, associazioni che testimoniano in modo attivo i nostri ideali, il nostro credere, la nostra Fede. Il Papa nel suo ritorno dal Messico, ad una domanda dei giornalisti sulle unioni civili, argomento di dibattito in atto nel Parlamento Italiano, ha risposto: “Il Papa è per tutti, non si immischia nella politica italiana” . Ma il laico pensante Italiano, che vive in Italia, che è cittadino Italiano, si immischia nella POLITICA ITALIANA RIBADENDO A VOCE ALTA LA SUA FEDE. ”Se non c’è lotta non c’è cristianesimo”, dice Benedetto XVI. Ribadisco con le note della relazione generale: “Il Cristianesimo non si addice ai pigri e ai paurosi”. Questo è il ruolo ATTIVO dei laici pensanti.
Ho ascoltato diversi interventi sui consigli Pastorali cittadini, si diceva che essi servono per costruire una vera comunione interparrocchiale, per camminare insieme, per una vera unità delle varie realtà parrocchiali cittadine. Allora perché non si prende in considerazione la nomina di un Parroco cittadino e tanti vice-parroci nelle restanti Parrocchie?